"C'è qui un sistema di oggetti defunzionalizzati, ancora abbandonati, in balia dell'interpretazione/interpel-lazione dei nostri sensi. Rottami quasi come noi stessi. Il7 probabilmente se ne avvicina per trasporto e per empatia. Per comunanza esistenziale. Appartati, solitari, con le spalle al muro. Struggenti coppie mute e pronte alla fucilazione tramite scatto fotografico ("Bombola e pittura") o ingranaggi che, nel loro indugiare a favore d'obiettivo, risultano a rischio d'antropomorfismo grigio e buffonesco ("Vecchia bilancia"). Prevalgono nell'indagine quei dettagliati frammenti visivi pregni di consunzione e deteriora-mento, d'origine dolosa o naturalmente dolorosa ("Microcosmo rugginoso", "Stampa in cenere", "Manifesti squagliati"); il tempo che passa fa sì che la materia tenda sempre più all'astrazione, all'indistinto delle forme. Tracce del passaggio umano ("Veicolo unto") rimangono solitamente fuori dal campo visivo. Una titolazione asettica per una compostezza di forma che a tratti trova un suo equilibrio plastico ai confini della levità ("Sportelletto del gas", "Reattore traforato").".

Salvatore Insana

(videoartista, fotografo, reporter)