top of page

Roxy Music: In every dream home a heartache

                      (da For your pleasure)

6. ART & PERFORMANCE

Mentre il brano dei Roxy Music che state ascoltando vi ottunde lo spirito macinando la sua stralunata paranoia glam, prima che Brian Ferry canti il verso rivelatore che apre al delirante ma patinato assolo, l'occhio vagherà su immagini catturate ciondolando da un evento all'altro e assistendo alle esibizioni di personaggi che espongono le loro più o meno intime o esuberanti verità perpetuando sotterranei desideri o disvelando identità alternative. Il calcolato teatro psicanalitico  però tende al divertissement, non contempla la dimensione estrema dell'arte della performance, non trasferisce in superficie gli anfratti abissali dell'anima. Piuttosto si coglie il rimando a qualche archetipo, il gioco seduttivo, l'esorcismo del dolore autobiografico, l'esibizionismo rampante, l'ironia forse involontaria. Eppure tutte queste manifestazioni eruttive di un ego estetizzato possono essere in varia misura ricondotte a ferite inferte dall'omologazione, dal maschilismo, dal soffocamento del corpo, dalla deindividuazione, dal dominio della dimensione economica, a cui si reagisce con vivacità intellettuale senza neanche temere il trash, dato che nelle subculture anche questo si fa portatore di valori antagonisti e liberatori. È dunque con lo spirito solo a metà partecipante, da antropologo urbano dilettante, che ho catturato di sfuggita qualche opera e diversi momenti in cui altri artisti mi hanno creato un environment attorno e dentro alla mia testa rendendomi parte di una dilatazione percettiva  che posso perfino trovare buffa, talvolta, ma sempre concettualmente stimolante. 

 

 

il7 - Marco Settembre

21/11/2014 1:06

 

bottom of page