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Commento critico loverista alle foto de il7

Mauro Tropeano, curatore d'arte e fondatore del Loverismo, dal suo peculiare punto di vista, condizionato dal suo costante lavoro su artisti visivi dell'area pop surrealism, ha gentilmente fornito, sulle foto de il7, un commento dal sapore a tratti soavemente onirico, decisamente loverista, appunto.

[Il Favoloso mondo de il7]

 

Avventurarsi nel mondo de il7 - Marco Settembre può rivelarsi un'esperienza suggestiva e stimolante nonostante i ritratti di una Roma a volte quasi asettica e irriconoscibile.

Chi assocerebbe, se non gli autoctoni (ma forse nemmeno loro), le immagini che il7 ci propone alla "antica città" cantata anni fa dai Matia Bazar?

Roma può facilitare molto la strada del fotografo: ci sono tante di quelle meraviglie che bisogna davvero essere assolutamente negati (come il sottoscritto, ad esempio) per riuscire a scattare delle foto orrende. Trovandosi di fronte a meraviglie come il Colosseo, i Fori Imperiali e tutte le bellezze nascoste e quelle esposte alla luce del sole non è poi così rilevante avere tante abilità tecniche… Roma è talmente bella che il soggetto inquadrato è più che sufficiente a rendere la foto interessante.

Ma conoscendo il7 mi viene difficile credere che possa scegliere delle strade così semplici e banali. Infatti, osservando i suoi scatti, è ovvio dedurre che la sfida che lancia a se stesso è tutt'altro che scontata.

La sua scelta è di scrutare il lato più urbano della Capitale, ma come se non bastasse ne ricerca i lati più nascosti e criptici, una Roma che nessuno immaginerebbe, quella Roma dimenticata e forse mai ammirata, quella abbandonata a se stessa, al suo degrado, alla sua storia con la s minuscola, quella storia che nessuno ha mai avuto interesse a conoscere perché, diciamocelo, non è poi veramente importante… o forse lo è?

Ecco che il lavoro de il7 ci apre una "piccola" finestra su un mondo che a nessun turista verrebbe mai in mente di visitare ma che invece racchiude in sé episodi strettamente legati al nostro quotidiano.

Una fabbrica in deterioramento, lamiere arrugginite, luoghi fantasma, il "ferro" che reclama il suo creatore che invece ha deciso di abbandonare la sua creatura per ragioni ignote: questi sono solo alcuni degli esempi che l'artista propone al nostro sguardo passivo.

Il suo è un viaggio tra i resti del passato ma soprattutto di un presente spesso anonimo alla ricerca di un'identità perduta o mai avuta.

Con il suo lavoro il7 ci dà una mano a decifrare la natura di un mondo sommerso tra i ricordi di una realtà parallela divisa tra passato e contemporaneo, calcando le orme di chi prima di noi lo ha vissuto, o ancora percorre quelle strade che sono gli scenari dell'immaginario del fotografo.

Il7 è un cacciatore di piccole cose, e come la piccola Amélie Poulain si arma della sua macchinetta fotografica per stupirsi di cose che agli occhi di tutti sembrano scontate, ricercando con i suoi scatti delle storie favolose che chiunque direbbe di non avere il tempo di raccontare. Il7 - Marco Settembre non solo vuole raccontarle ma vuole innanzitutto ascoltarle, affilando le orecchie (anzi meglio, lo sguardo) e prepararsi a viaggiare nella memoria di quei luoghi, ormai divenuti uno scrigno ricco di segreti e avventure ancora da scoprire.

 

Mauro Tropeano

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