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Essere E non essere, questo è Meta-Teatro!

 

Dallo zero assoluto del buio di scena emerge un nobiluomo spiritualmente incurvato e immalinconito, che avanza in un salotto cinto di immaginari quanto sdruciti tendaggi intrisi di pensoso romanticume ottocentesco, ripudiato e carico di librerie barocche ricolme di volumi e poltrone stile impero dal velluto consunto e ingiallito, tutto condensato in realtà in un baule pieno di appunti confusi e di tre metronomi, balocchi alla Man Ray, custodi rigidi di un tempo ottuso.  Insomma, nel cuore della sua dimora tanto ornata quanto decadente, costui accende una candela, tremulo ex voto baluginante nella penombra misteriosa e gravida, dedicato all’anima sbrindellata eppure incontrovertibile nella sua dignità, del compianto bardo teatrale del Novecento italiano, quel Carmelo Bene che...

http://www.martemagazine.it/rubriche/item/15325-essere-e-non-essere-questo-è-meta-teatro

PETER TSCHERKASSKY | Outer space | 1999 | 9’58″

 

Peter Tscherkassky (Vienna, 1958). Dalla fine degli anni ’70 ha fornito nuovi impulsi al rapporto immagine-suono, risultando un regista pilastro del cinema d’avanguardia austriaco, in quanto sperimentatore di tecniche, linguaggi e possibilità espressive, specialista del found footage ma anche autore di testi critici, direttore a Graz del festival www.diagonale.at, fondatore della Sixpackfilm, e vincitore nel 2010, alla 67ima Mostra del Cinema di Venezia, sezione Nuovi Orizzonti, con “Coming Attractions”.

http://www.festarte.it/blog/?cat=6

Da La Stellina al WhiteCube e ritorno… al futuro!

 

Un laboratorio è un luogo dove, con sapienza ma anche con spirito d’avventura intellettuale, si elaborano ipotesi, tesi, si sviluppano procedimenti, si producono conclusioni e previsioni, ma in fondo tutto è al tempo stesso frutto di un ciclico alternarsi di tentativi e revisioni, sia pure condotti in un un regime di continuo controllo scientifico. Ebbene, l’Associazione Culturale ed Artistica "La Stellina" si definisce anche come laboratorio, ma artistico, in cui è chiaro che non l’errore, ma l’avventurosa erranza non è solo il segnale che qualcosa è andato storto, che l’ipotesi va rigettata, sostituita, ma è piuttosto, e ancora più che in ambito scientifico, il segno inatteso di qualcosa che pure risuona di un significato, è un suono che va ascoltato, una insolita forma da decifrare, un’affermazione “diversa”.

http://www.lastellinaartecontemporanea.com/search/label/Dicono%20di%20noi

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